Quando si decide di costruire una piscina l’unico desiderio è quello di vederla finita nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile. Non si pensa, giustamente, di poter avere bisogno, nel tempo, di esercitare il diritto compreso in una garanzia.
Questo aspetto, però, è fondamentale, considerando il costo del manufatto, e va conosciuto a fondo.
Spesso, infatti, ci si accontenta di una generica dicitura presente nel contratto o nel preventivo, senza sapere quali sono i propri diritti e, soprattutto, come devono essere esercitati per non rischiare di perderli.
Partiamo dall’inizio. Limitarsi a firmare un preventivo non è un buon modo di cominciare. Nel preventivo, infatti, solitamente mancano molti aspetti, che sarebbe meglio fossero chiaramente evidenziati. La legge non impone che un contratto abbia forma scritta, è sufficiente un accordo verbale, ma dimostrare quali erano i contenuti di una semplice stretta di mano potrebbe essere piuttosto difficile. Molto meglio, quindi, un contratto in forma scritta.
Diffidate dai contratti scritti in piccolo, pieni di clausole, e soprattutto state attenti alle cosiddette “clausole vessatorie”, cioè le doppie firme che vi vengono richieste. In genere, questa operazione non serve solo a mettere bene in evidenza alcuni punti fondamentali del contratto, ma a rinunciare, di fatto, a diritti sanciti dalla legge se il contratto non ci fosse.
Tra questi, potrebbero esserci garanzie ridotte.
Quando il contratto richiede l’apposizione di una doppia firma, quindi, rileggete l’articolo al quale si riferisce ed eventualmente fatevelo spiegare.
Il contratto ideale è breve, chiaro, scritto tutto con gli stessi caratteri e senza clausole vessatorie. Nel contratto ideale i termini della garanzia sono spiegati correttamente.